Fattore g: Glicemia

Vita sana contro l’iperglicemia
Spesso l’iperglicemia – uno dei segni principali del diabete – è associata ad alterazioni dei livelli di colesterolo1. Questa situazione mette in serio pericolo il cuore e le arterie. Il diabete, infatti, è un importante fattore di rischio cardiovascolare, e troppo colesterolo nel sangue – soprattutto del tipo “cattivo” – favorisce la formazione di placche aterosclerotiche1. Per combattere questi problemi è fondamentale seguire uno stile di vita salutare.
L’importanza delle buone abitudini
Sia che il nemico da combattere sia la glicemia sia che si tratti del colesterolo, è importante fare attenzione a ciò che si porta a tavola. I principi da seguire sono fondamentalmente quelli validi per chiunque voglia mantenersi in salute: mangiare molta frutta e verdura, assumere carboidrati da fonti ricche di fibre (come i cereali integrali e i legumi) e alternare il consumo di carne (meglio se magra, come il pollo) a quello del pesce, dei latticini e delle uova2,3.
Come condimenti è bene preferire gli oli di origine vegetale (ottimo l’extravergine d’oliva) ai grassi di origine animale, come il burro ricco di grassi saturi. Questi ultimi, presenti anche nella carne rossa e nelle carni processate, nelle uova e nei latticini, non dovrebbero mai superare il 10% delle calorie quotidiane, mentre i grassi trans, presenti ad esempio in alcune margarine, dovrebbero essere messi al bando2,3. Per quanto riguarda il colesterolo, il diabete e la presenza di problemi cardiovascolari impongono di non superare i 200 mg al giorno4. Anche il sale è da limitare: meglio non assumerne più di 5 grammi al giorno5.
L’importanza dell’attività fisica
Glicemia alta e colesterolo si combattono però anche con l’attività fisica. Infatti l’esercizio fisico migliora la sensibilità all’insulina e promuove l’uso del glucosio3. L’attività migliore è quella di tipo aerobico di intensità moderata, la stessa che aiuta anche ad aumentare il colesterolo buono6. L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda a tutti gli adulti in buona salute di praticarne almeno 150 minuti alla settimana7. Per sapere qual è il livello di esercizio più adatto al proprio caso è bene rivolgersi al proprio medico.
Sarà lo stesso medico a dirvi se la situazione rende necessario assumere dei farmaci. Per abbassare il colesterolo potrebbero essere prescritte delle statine, mentre per controllare la glicemia potrebbe essere necessario assumere ipoglicemizzanti o insulina1,8. Anche in caso di trattamento farmacologico resta però importante agire sullo stile di vita, seguendo un’alimentazione adeguata, garantendosi un’attività fisica regolare e adottando abitudini salutari come non fumare e limitare il consumo di alcolici.
- A. Diana Muačević-Katanec and Željko Reiner. Diabetic Dyslipidemia or ‘Diabetes Lipidus’? Expert Rev Cardiovasc Ther. 2011;9(3):341-348.
- B. LARN. Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana. RevisioNe 2012.
- E. Ministero della Salute. “Linee guida sul diabete”.
- C. Ministero della Salute. “Linee guida per la prevenzione dell’aterosclerosi”.
- D. WHO. “Salt reduction”.
- F. Kodama S et al. Effect of aerobic exercise training on serum levels of high-density lipoprotein cholesterol. Arch Intern Med 2007; 167:999-1008.
- G. WHO. “Global recommendations on physical activity for health”.
- H. Associazione Medici Diabetologi (AMD) – Società Italiana di Diabetologia (SID) – Standard italiani per la cura del diabete mellito 2014