Fattore f: Fumo
Sigarette e strumento medico per misurare battiti cardiaci

Fumo e colesterolo: qual’è il loro legame?

Il colesterolo è un noto fattore di rischio cardiovascolare1,2. D’altra parte, anche il fumo mette in pericolo la salute di cuore e arterie, e secondo l’Oms può essere considerato la causa del 20-25% degli eventi cardiovascolari3. La responsabilità di tale associazione è almeno in parte attribuibile alla nicotina e ad altre sostanze presenti nel fumo di tabacco in grado di influenzare l’attività del sistema cardiovascolare e di favorire vasocostrizione, spasmi delle coronarie e aterosclerosi3,4. Alcuni studi suggeriscono, però, che il fumo possa influenzare anche i livelli di colesterolo nel sangue e che questo legame sia un altro dei molti ingranaggi che fanno parte del complesso meccanismo alla base dell’associazione tra il tabacco e le malattie cardiovascolari.

 

Fumo, nemico del colesterolo buono

Una serie di studi osservazionali e di piccoli studi clinici ha infatti rilevato un’associazione tra il fumo e livelli più elevati sia di colesterolo totale che di trigliceridi5. Come se non bastasse, fumare sembra ridurre i livelli ematici di HDL, le High Density Lipoproteins note anche come “colesterolo buono” perché promuovono l’eliminazione del colesterolo dall’organismo trasportandolo dai tessuti periferici verso il fegato6. Viceversa, il fumo sembra promuovere l’aumento delle LDL, le Low Density Lipoproteins dette anche “colesterolo cattivo” perché, ossidandosi e depositandosi nella parete delle arterie, contribuiscono alla formazione delle placche aterosclerotiche5,6.

 

Il ruolo dell’acroleina

Alla base degli effetti negativi del fumo sulla salute cardiovascolare ci sarebbe inoltre il ruolo giocato dall’acroleina, una delle molecole prodotte durante la combustione delle sigarette. E’ stato infatti dimostrato che questa sostanza è in grado di modificare le HDL e di ridurre la loro capacità di prelevare colesterolo dalle cellule e di trasportarlo nel fegato7. Inoltre l’acroleina promuoverebbe l’aterosclerosi legandosi alle LDL e promuovendo la formazione delle cosiddette cellule schiumose, che, accumulandosi nella parete delle arterie, contribuiscono alla formazione delle placche aterosclerotiche8,9.

 

Un legame complesso

Quello tra fumo è colesterolo è quindi un legame complesso e mediato da più meccanismi diversi fra loro. Solo ulteriori studi permetteranno di scoprirne i dettagli, ma le conoscenze attuali suggeriscono già chiaramente quanto smettere di fumare possa fare bene sia alla salute del cuore che dei vasi sanguigni.

 

 

  1. Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione. “Linee guida per una sana alimentazione italiana”.
  2. National Heart, Lung and Blood Institute. “High Blood Cholesterol: What You Need To Know”.
  3. Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali. “I danni derivati dal consumo di sigarette”.
  4. Ministero della Salute. “Fumo”
  5. Gepner AD et al. Effects of Smoking and Smoking Cessation on Lipids and Lipoproteins: Outcomes from a Randomized Clinical Trial. Am Heart J. 2011 Jan; 161(1): 145–151.
  6. American Heart Association. “Good vs. Bad Cholesterol”
  7. Chadwick AC et al. Acrolein Impairs the Cholesterol Transport Functions of High Density Lipoproteins. PLoS One. 2015; 10(4): e0123138.
  8. Watanabe K et al. Acrolein-conjugated low-density lipoprotein induces macrophage foam cell formation. Atherosclerosis. 2013 Mar; 227(1):51-7.
  9. Yoshida M et al. Correlation between images of silent brain infarction, carotid atherosclerosis and white matter hyperintensity, and plasma levels of acrolein, IL-6 and CRP. Atherosclerosis. 2010 Aug; 211(2):475-9.
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