Iperglicemia: quali sono i rischi per la salute?

Iperglicemia: un rischio costante per gli italiani

L’iperglicemia è il sintomo principale del diabete, malattia con cui convivono almeno 3 milioni di italiani1. Questa condizione è definita come un aumento della concentrazione del glucosio nel sangue, e, con il passare del tempo, può portare alla comparsa di complicanze molto pericolose per la salute1.

 

Le conseguenze dei danni ai vasi sanguigni

Infatti l’iperglicemia, associata al diabete, può alterare il funzionamento di diversi organi. A correre i rischi maggiori sono gli occhi, i reni, il sistema nervoso, il cuore e i vasi sanguigni1,2. I primi possono ritrovarsi alle prese con la retinopatia diabetica, patologia alla base della maggior parte dei casi di cecità nella popolazione adulta in età lavorativa1. A causarla sono i danni indotti dall’iperglicemia a livello dei capillari sanguigni presenti della retina; sono però anche altri i vasi sanguigni che possono essere danneggiati dall’iperglicemia, tanto che il 70% dei decessi nella popolazione diabetica sono associati proprio alle sue complicanze cardiovascolari, fra cui sembra essere inclusa l’aterosclerosi1,2. Inoltre, l’eccesso di glucosio nel sangue è dannoso anche a livello delle arteriole presenti nei reni. La sua conseguenza è la cosiddetta nefropatia diabetica, la seconda causa più frequente di insufficienza renale terminale1.

 

Nervi a rischio

L’iperglicemia può inoltre danneggiare i nervi, scatenando le cosiddette neuropatie diabetiche. A farne le spese sono soprattutto gli arti inferiori, che, a causa dell’iperglicemia, possono trovarsi alle prese sia con problemi di motricità che con una riduzione di sensibilità. La situazione può essere ulteriormente complicata dai problemi vascolari causati dall’eccesso di zuccheri nel sangue e può sfociare nel cosiddetto piede diabetico, una condizione che, se non adeguatamente trattata, può portare alla comparsa di ulcere difficili da guarire che possono portare a gravi infezioni e amputazioni1.

 

Dalle infezioni alla chetoacidosi

L’iperglicemia aumenta anche il rischio di ritrovarsi alle prese con infezioni della pelle, ai denti e alle gengive1,3. Non solo, nel lungo termine l’eccesso di zuccheri nel sangue aumenta il rischio di cataratta, di problemi muscoloscheletrici e di chetoacidosi4,5,6. Quest’ultima, detta anche coma diabetico, è una condizione in cui l’iperglicemia è associata a una carenza di insulina che costringe l’organismo a ricavare energia dai grassi. In questa situazione vengono prodotti i cosiddetti chetoni, molecole che, accumulandosi nel sangue, mettono in serio pericolo la vita6. Se, invece, l’iperglicemia è dovuta a un errato funzionamento dell’insulina si può sviluppare la sindrome iperglicemica iperosmolare, altra condizione che può al coma7.

 

L’importanza di un intervento tempestivo

Per tutti questi motivi è importante riconoscere l’iperglicemia e trattarla il prima possibile. Fra i segnali che possono essere campanelli d’allarme della sua presenza sono inclusi l’aumento della frequenza della minzione e della sete6. In caso di dubbi è bene rivolgersi al proprio medico, che, se lo riterrà opportuno, prescriverà le analisi necessarie per confermare o smentire i sospetti.

 

 

  1. Ministero della Salute. “Piano sulla malattia diabetica”.
  2. Giquel J, Nieto M, Matadial C, Palermo C (2014) Cardiovascular Manifestations of Hyperglycemia: A Review Article. J Gen Practice 2:191.
  3. Benfield T, Jensen JS, Nordestgaard BG. Influence of diabetes and hyperglycaemia on infectious disease hospitalisation and outcome. Diabetologia. 2007 Mar;50(3):549-54.
  4. Mirsky N, Cohen R, Eliaz A, Dovrat A. Inhibition of diabetic cataract by glucose tolerance factor extracted from yeast. Exp Biol Med (Maywood). 2016 Jan 28.
  5. Lawrence H Wyatt LH and Ferrance RJ. The musculoskeletal effects of diabetes mellitus. J Can Chiropr Assoc. 2006 Mar; 50(1): 43–50.
  6. American Diabetes Association. “Hyperglycemia (High Blood Glucose)”
  7. Pasquel FJ and Umpierrez GE. Hyperosmolar Hyperglycemic State: A Historic Review of the Clinical Presentation, Diagnosis, and Treatment. Diabetes Care November 2014 vol. 37 no. 11 3124-3131
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